Crediti "pagabili" e non : arrivata la revisione di Istat/Eurostat sulla riclassificazione dei crediti fiscali. Dati sul Pil e indebitamento delle AP nel triennio 2020-21-22

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La tanto temuta revisione dei conti pubblici da parte dell’Istat (insieme ad Eurostat), dovuta alla riclassificazione dei crediti derivanti dal Superbonus e degli altri Bonus, di cui vi avevamo parlato in nostri precedenti articoli 1 e 2 , è arrivata.

Nel 2022 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.909.154 milioni di euro correnti, con un aumento del 6,8% rispetto all’anno precedente. In volume, il Pil è cresciuto del 3,7%.

L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al Pil, nel 2022 è stato pari a -8,0%, con un peggioramento di 2,4 punti rispetto al -5,6% previsto dal governo nella Nadef.
Nel 2021 è stato del -9,0%, con un peggioramento di 1,8 punti rispetto al -7,2% previsto.
Nel 2020 è stato del -9,7%, con un peggioramento di 0,2 punti rispetto al -9,5% previsto.  

Il valore dell’indebitamento è stato rivisto a seguito del cambiamento introdotto nel trattamento contabile dei crediti di imposta.

Così peggiorano notevolmente i dati sul deficit dell’ultimo triennio, ma come già spiegato, con un impatto neutro nel tempo. Si tratterebbe, in sostanza, solo di collocamento temporale della spesa.

I nuovi criteri applicati per la classificazione dei crediti derivanti dai bonus edilizi costringono comunque il governo a salvare il bilancio dello stato per l'anno in corso e mettere un freno alle spese folli soprattutto del superbonus 110.